giovedì 11 febbraio 2010

Puzza di soldi

O meglio, soldi che puzzano. Sono quelli portati in scena dall’inossidabile Ulderico Pesce,
che con il suo spettacolo asso di monnezza, ripercorre tutta la storia del problema dello smaltimento dei rifiuti in Italia dagli anni ’90 fino ad oggi. Vent’anni di smaltimenti illegali e di interramenti di scorie radioattive, rivissuti attraverso la rievocazione di nomi tra i più illustri della storia politica italiana…da non perdere.
Protagonista della storia è Nicola, che è in continuo contatto con titolari di fabbriche e industrie del nord Italia, suo compito è togliere loro i grattacapi circa lo smaltimento dei rifiuti prodotti, facendosi pagare profumatamente. A contrastarlo, c’è la moglie che al contrario è impegnata nella raccolta differenziata dei rifiuti, e gira casa per casa aiutata dai suoi due figli.
Attraverso il racconto del suo pseudo-lavoro, vengono messi alla luce fatti e misfatti, nomi eminenti della storia politica italiana, soldi pubblici magicamente scomparsi o utilizzati ad personam, e la classifica delle più grandi discariche italiane tra le quali spicca quella di Malagrotta, la più grande d’Europa appena fuori il GRA, immersa nella campagna romana tra pascoli, allevamenti, caseifici e campi coltivati.
Oltre a questo, l’artista pone in risalto il problema dello sconvolgimento degli ecosistemi ed in particolare delle rotte migratorie di diverse specie di uccelli; infatti, i laghi artificiali creati per nascondere le scorie e i rifiuti, sono diventati delle grandi oasi di sosta per molte specie di volatili, ed hanno letteralmente deviato i flussi migratori, oltre ad avvelenare gli uccelli che sostano per bere e riprodursi. Magistrale e commovente la scena che l’artista interpreta raccontando la storia di una femmina di gruccione che invano tenta di salvare i suoi piccoli.
Uno spettacolo che susciterà dapprima il riso, poi lo sconforto, la rabbia, l’amarezza ed il pianto ed un applauso infinito, oltre alla sensibilità degli spettatori nel criterio di selezione della spazzatura domestica.
Come ogni piece firmata Ulderico Pesce, c’è a seguito di essa una petizione con la quale si chiede che venga finalmente introdotto nel Codice penale il reato contro l’ambiente, che in italia è contemplato solo nel codice civile, mentre in tutto il resto d’Europa è reato penale.
Si chiede ancora che venga chiusa la discarica di Malagrotta aRoma e bonificate le aree delle discariche dismesse, l’assoluto diniego di finanziamenti per la costruzione di nuovi inceneritori, aiuti economi verso Enti pubblici che promuovono la raccolta differenziata porta a porta, la creazione di una Commissione Europea che indaghi sulle responsabilità dei politici italiani circa la gestione del ciclo dei rifiuti in Campania e relative infiltrazioni malavitose. Infine si chiede di aumentare i controlli per quanto riguarda lo smaltimento dei liquidi nocivi anche nelle aziende produttrici di compost per l’agricoltura.
Sul sito dell’artista è disponibile la pagina dove poter firmare anche altre petizioni di altrettanta importanza;c’è bisogno di 5000 firme, per poter poi inoltrare la richiesta e sperare che si trasformi in legge.



                                                                                                                             articolo di Nicola Iannella

p.s. per firmare la petizione andate sul sito www.uldericopesce.com

1 commento:

  1. Grande Pesce... devo vederlo sto spettacolo. Bella recensione Nick!
    indio

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